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Competenza ed eleganza: un mix vincente nel mondo della finanza

di Annarita Cacciamani
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Luca Losco, consulente finanziario marchigiano: «Curare il proprio brand personale consente di distinguersi dai colleghi e curare clienti. La clientela di alto profilo apprezza l’eleganza».

 

Competenza, passione, impegno con un occhio di riguardo al proprio stile e al proprio brand personale. Da sempre, nell’immaginario comune, il professionista della finanza è un uomo o una donna elegante: Luca Losco, consulente finanziario marchigiano, ce lo conferma: «La clientela di alto standing apprezza molto l’eleganza».

Luca, perché ha scelto di fare questa professione?

Ho scelto questa professione, in primo luogo, perché sono appassionato di finanza e di mercati da quando ero ragazzo e studiavo all’università. Poi, in seguito ad una esperienza in una banca tradizionale, ho scelto di essere consulente finanziario per avere maggiore indipendenza, trasparenza e libertà nella costruzione dei portafogli dei clienti.

Com’è il suo rapporto con i clienti?

Il mio rapporto con i clienti è caratterizzato da estrema franchezza e dall’ascolto delle esigenze di ciascuno. Mi piace accompagnarli nei loro progetti di vita e guidarli quando l’emotività, la fretta e rumori esterni li distolgono dai loro obiettivi. Con taluni il rapporto rimane più formale e professionale; con altri che seguo da diversi anni l’approccio rimane più amichevole, pur nel rispetto dei ruoli e dell’importanza della professione che svolgo.

Secondo lei, in che modo l’immagine personale e lo stile influenzano la percezione e il successo di un consulente?

L’immagine nell’ambito della consulenza finanziaria, a mio avviso, ha una certa importanza. In particolar modo un giovane deve presentarsi curato nell’aspetto e ben vestito (ovviamente la professionalità non si misura solo da quello) ma ho notato come la clientela di elevato standing apprezzi molto l’eleganza. Nello specifico, parlando del sottoscritto fatta eccezione per il mese di agosto, è difficile non trovarmi in abito e con la cravatta.

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Photo: iStock / fizkes

Quanto conta, per un professionista del mondo finanziario, avere un brand personale che contraddistingua il proprio stile?

Avere un brand personale ti permette di distinguerti dai colleghi, di farti conoscere da potenziali clienti e di svolgere un importante funzione di educazione finanziaria verso un’ampia platea. La premessa è quella di essere autentici e di avere qualcosa da raccontare. Al contrario, riproporre o inoltrare argomenti affrontati da altri – senza personalizzare la narrazione e senza avere uno stile e un target da raggiungere – può essere addirittura controproducente.

Può spiegare ai nostri lettori un concetto del mondo della finanza come se dovesse spiegarlo a un ragazzino?

Di recente parlando con un figlio di un cliente (in età adolescenziale) ho affrontato un tema di grande attualità: l’inflazione. Ho spiegato l’aumento del costo del denaro disegnando un metro di carta che rappresentava i risparmi depositati sul conto corrente, ipotizzando che fossero 100 unità. Osservando i dati dell’inflazione, ho tagliato 8 unità facendogli vedere che – senza fare nulla – il potere di acquisto diminuiva a 92 in un solo anno. Con questo esempio ho raggiunto l’obiettivo di fargli capire l’importanza di investire con strumenti efficienti, che permettano di mantenere invariato il valore del denaro nel tempo.

 

Annarita Cacciamani

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