Spopolano soprattutto fra i giovani, anche grazie a una comunicazione sintetica. Ma proprio per questo, servono regole in grado di tutelare il pubblico della Rete da eventuali rischi finanziari. Mettendo dei paletti, lo scopo è rendere questa attività più professionale.
Secondo Buzzoole, azienda di influencer marketing, nel 2023 sono stati pubblicati 946mila contenuti legati a tematiche economico-finanziarie, ma solo l’1% di essi era sponsorizzato. Al momento, i numeri sono relativamente bassi, tanto che il settore finanziario si colloca all’ultimo posto tra le categorie più frequentemente affrontate dagli influencer italiani. Instagram è il social network più affollato di creator finanziari tricolore. Il 70% di questi contenuti trattano di Finanza, un 21,4% di Fisco e contabilità, 5,6% di Startup e un 3% di criptovalute.
Tra i più seguiti su Instagram, al primo posto c’è Starting Finance con 407mila follower, seguita da Pillole di Economia (183mila) e Ingegneri in Borsa (91.800). Più personalizzati i video su YouTube con al primo posto Pietro Michelangeli (195mila), seguito da Marco Cesario (131mila) e Leonardo Pinna (89mila). Su TikTok, sul podio c’è IoInvesto (316mila) e ancora Starting Finance (134mila).
L’importanza del linguaggio
L’aspetto importante per quanto riguarda gli influencer finanziari è il linguaggio; quando si tratta di un investimento finanziario, se ci rivolgiamo a un intermediario dobbiamo disporre di tutta una serie di informazioni sulle caratteristiche del prodotto e i rischi. La comunicazione dei FinInfluencer invece è molto più immediata. «Questo comporta inevitabilmente dei rischi maggiori, perché la comunicazione molto sintetica – tipica di influencer e social media – fa sì che non ci possa essere quel patrimonio informativo che normalmente si dovrebbe avere a disposizione per poter valutare attentamente l’acquisto di un titolo o altro prodotto finanziario», afferma Allegra Canepa, professoressa associata di Diritto dell’economia presso l’Università degli Studi di Milano intervistata dal Sole 24 Ore.
La divulgazione di suggerimenti finanziari attraverso i social media è lecita, a condizione che non comporti la promozione di prodotti di imprese con cui l’influencer intrattiene una relazione commerciale. Un aspetto quello dei guadagni importante, come afferma Gianluca Perrelli, ad di Buzzoole: «Ci sono aziende che per promuovere i propri prodotti e servizi pagano gli influencer. Poi vi sono gli influencer che promuovono se stessi e i propri corsi. Altri invece guadagnano tramite i codici promozionali prendendo una percentuale».
Come è regolato il settore della consulenza finanziaria in Italia
In Italia, i consulenti finanziari sono tenuti a superare un esame e registrarsi presso l’Albo per poter esercitare la professione, fornendo così un ulteriore livello di tutela per gli investitori. Una regolamentazione implementata in risposta a una serie di scandali e crolli finanziari, ma che proprio per questo rende i FinInfluencer più autorevoli di altri influencer. Quando si tratta di gestire denaro, i danni potenziali possono essere notevolmente gravi: la prevenzione quindi è considerata una strategia migliore in questo contesto.
Non tutti quindi possono improvvisarsi influencer finanziari, al contrario di come avviene in altri campi. Ma questo non vuol dire che le persone debbano pendere dalle labbra dal primo “guru” che ascoltano online: come detto, questi influencer spopolano più tra i giovani, ed è per questo che servono regole per tutelare chi ascolta da eventuali rischi finanziari, difficili poi da risolvere.
Come è accaduto in Francia, dove una legge ad hoc ha introdotto il patentino per gli influencer finanziari. Lo scopo è rendere questa attività più professionale e mettere dei paletti. Ed è molto probabile che arriveranno presto norme più dure in tutta Europa.
Style Finance come ponte verso i lettori
Guardando a Style Finance, la nostra missione fin dall’inizio è stata di illuminare il volto più umano e autentico dei leader nel settore finanziario, presentandoli sotto una luce inedita e più vicina alla realtà di tutti i giorni. Ci impegniamo a semplificare i termini finanziari complicati, invitando gli esperti a spiegare concetti complessi in modo semplice e cristallino, quasi come se fossero rivolti a un bambino.
Un approccio, questo, che ci consente di non agire come degli influencer, ma piuttosto come un ponte tra i professionisti del settore e il pubblico, facilitando una comprensione più profonda delle dinamiche finanziarie. In un’epoca dominata dai social media, diventa cruciale che figure di spicco possano orientare la conversazione verso una maggiore consapevolezza ed educazione finanziaria. Ecco perché Style Finance si impegna a sostenere questa visione, contribuendo a un dialogo finanziario più inclusivo e trasparente.
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