È il consulente più recensito della provincia di Parma: «La reputazione online, quando è positiva, può essere un grande volano per ampliare la clientela, anche all’estero», afferma Simoni.
Una buona immagine online è fondamentale per un consulente finanziario che voglia crescere. Parola di Gian Carlo Simoni, consulente di Banca Etica con quasi 30 anni di esperienza. Lavora a Parma, Casalmaggiore e Fidenza ed è il professionista più recensito online della provincia parmense.
Come si è avvicinato al mondo della consulenza prima e alla finanza etica poi?
Per puro caso. Nel maggio del 1996, finita l’università in Economia e Commercio e il servizio civile, ho risposto ad un annuncio di lavoro da “Addetto marketing”. Cercavano persone che fissassero appuntamenti ai consulenti. Ho capito che poteva essere una strada per crearsi un’attività in proprio senza aver bisogno di grandi capitali. Iniziai subito a studiare per sostenere l’esame ed iscrivermi all’Albo, da allora non ho più smesso e sono passati 28 anni. La finanzia etica per me è stato un approdo naturale visto che gli ambienti che frequento da sempre come il volontariato, i gruppi di acquisto solidale, la mobilità sostenibile sono i settori dove Banca Etica è presente da 25 anni. Ho lavorato nei grandi gruppi della consulenza, ma appena c’è stata l’opportunità di dedicarmi alla finanza etica ho colto l’occasione. Per me è fondamentale la coerenza tra ciò che propongo e i miei valori.
Quali sono i punti di forza e i valori-guida della sua attività di consulenza? Com’è il suo rapporto con i clienti?
Dopo tutti questi anni, ho acquisito una grande esperienza e professionalità, che metto al servizio della mia clientela vecchia e nuova. Il mio rapporto con i clienti è molto amichevole e cordiale, la fiducia si acquisisce nel tempo. In questo “mondo liquido” come scrisse il sociologo e filosofo Zygmut Bauman, fatto di rapporti fugaci e brevi, io ho ancora con me i clienti della prima ora, quelli di fine Anni ‘90. Negli investimenti si parla sempre di “lungo termine”. Ecco, io posso dire ai miei clienti che sarò qui con loro ad assumermi le responsabilità delle scelte fatte e a raccoglierne i frutti.
Che importanza hanno le recensioni online e, in generale, la reputazione sul web per un consulente finanziario?
L’attività del consulente finanziario si è sempre sviluppata attorno alle referenze, clienti soddisfatti che parlano bene di te e ti mettono in contatto con nuovi clienti. Oggi con le nuove tecnologie questa soddisfazione può essere espressa anche pubblicamente, scrivendo recensioni su vari portali e sulla scheda Google del proprio consulente. È un nuovo canale che ha e avrà sempre più importanza. La reputazione online, quando è positiva, può essere un grande volano per ampliare la clientela. Il modello di business dei consulenti finanziari a partita IVA negli anni, con la riduzione dei margini, è profondamente mutato. C’è una grande barriera all’entrata per i giovani, che guarda caso sono solo il 5% degli iscritti all’albo. La sostenibilità economica si raggiunge solo con 15/20 milioni di euro in gestione che non sono facili da raggiungere e le nuove tecnologie che permettono consulenze a distanza possono essere di aiuto per farsi conoscere e crescere più velocemente nei primi anni, che sono i più difficili. Oggi seguo clienti italiani con base in Emilia, che però per motivi di lavoro abitano all’estero in Germania, Portogallo, Malta, Svizzera, attività impossibile solo qualche anno fa. Ti trovano online, leggono le recensioni dei tuoi già clienti e ti contattano per un primo incontro di persona e poi si prosegue a distanza.
Secondo lei, in che modo l’immagine personale e lo stile influenzano la percezione e il successo di un consulente?
Dipende molto dal tipo di clientela che si segue. Ovviamente in certi ambienti vestire eleganti, avere un’auto di lusso è quasi obbligatorio per rappresentare quell’idea di successo. Oggi però ho la fortuna di poter scegliere come vestirmi nei vari contesti e lavoro in un ambiente molto informale come quello di Banca Etica, dove conta di più la sostanza che la forma. Certo nei primi anni di carriera giacca e cravatta erano la norma, invecchiando cerco di essere più comodo, jeans e sneakers sono l’abbigliamento quotidiano. Le cose importanti che contano sono altre, onestà e professionalità valgono molto di più di un vestito.
Un concetto della Finanza in modo semplice, come lo spiegherebbe a un bambino?
Quello della formazione è un aspetto cruciale, incontro molte persone che non hanno esperienza e conoscenza dei vari strumenti finanziari e non sanno investire per obiettivi. Distinguere tra obbligazioni e azioni, diversificare acquistando più titoli, settori, valute e soprattutto, per evitare di sbagliare il momento degli acquisti, scaglionarli nel tempo, sono aspetti importanti. Credo, tuttavia, che il concetto fondamentale nella Finanza non sia quello di scegliere il prodotto che guadagna di più, ma quello più adatto alle proprie esigenze. Per aiutare le persone a gestire i propri risparmi occorre quindi fare la così detta “scoperta esigenze”, capire di cosa hanno bisogno e quali sono e saranno i loro progetti futuri. Il risparmio ha un senso se viene finalizzato. Gestione della liquidità per gli imprevisti e le spese a breve, l’acquisto futuro di una casa, di un’auto, l’accantonamento del denaro per lo studio dei figli all’università, la pensione e l’autosufficienza nella terza età sono tutti concetti da affrontare prima di ogni altra cosa, la conoscenza dei prodotti finanziari e la loro scelta sono un passaggio successivo da fare con l’aiuto di un bravo consulente.