Il mondo della moda è in costante evoluzione. Il Bologna Fashion Festival ha offerto un’importante occasione di riflessione per gli addetti ai lavori, e Style Finance era presente per raccontare le ultime tendenze.
Volumi oversize, tessuti metallici e scintillanti, linee minimaliste ispirate allo stile futuristico, dettagli in piume e paillettes, accenti cromatici in argento e nero, e accessori audaci che richiamano il fascino dell’esplorazione spaziale. Ecco i trend della stagione autunno-inverno che Style Finance ha potuto ammirare su invito esclusivo alla sfilata donna Winter Melody, organizzata da Centergross (il polo di pronto moda di Bologna) durante la prima edizione del Bologna Fashion Festival, che si è svolto dal 12 al 14 settembre 2024 nella città emiliana.
Le creazioni di Angela Mele Milano, Efi D’Angiò, Gil Santucci, Haveone, J.B4, Keyrà Alberto Cacciari, Rinascimento, Souvenir, Susy Star by Susy Mix e Sophia Curvy si sono ispirate al primo sbarco sulla luna, tra innovazione e tradizione: una tendenza utile anche per gli outfit con taglio “business”.
Il festival ha ospitato conferenze, workshop ed esposizioni, con oltre 30 appuntamenti per addetti ai lavori. Style Finance il 13 settembre ha partecipato anche al convegno “Il futuro della moda è il Pronto Moda: il modello di business che ridefinisce il mercato”, che si è svolto al Teatro Arena del Sole di Bologna subito prima della sfilata.
Un distretto che guarda al futuro
Il convegno ha innanzitutto ricordato ai presenti che il pronto moda è basato su una filiera corta e su un ciclo produttivo rapido, ridefinendo un sistema che si basa sulla programmazione a lungo termine e sull’accumulo di magazzino. Da Centergross, il più grande distretto europeo per il pronto moda, sono emersi spunti importanti sul ruolo centrale che questo modello sta giocando nell’economia italiana e, in particolare, in quella dell’Emilia Romagna. Con oltre 65mila persone impiegate nel settore moda della regione, il pronto moda rappresenta un pilastro fondamentale dell’economia locale e nazionale. La moda è, infatti, il terzo settore economico della regione per fatturato, un dato che sottolinea l’importanza strategica del comparto.
Il Presidente di Centergross Piero Scandellari ha ricordato quanto il pronto moda sia stato fondamentale durante la crisi causata dalla pandemia di Covid-19: «Durante il lockdown, quando era difficile fare previsioni nel settore, il pronto moda ha risolto molti problemi, permettendo alle aziende di evitare l’accumulo di magazzino e di produrre solo ciò che era realmente richiesto». Questo modello, basato su un approccio flessibile, ha permesso infatti alle imprese di sopravvivere in un periodo di grande incertezza e continua ad essere un elemento di forza anche oggi. Il presidente ha inoltre ribadito l’impegno di Centergross a non confondere il pronto moda con altri sistemi di produzione che non rispettano criteri di sostenibilità, come il fast fashion.
Innovazione e sostenibilità
Il responsabile di CNA Federmoda Antonio Franceschini ha preso la parola ricordando che l’Europa sta spingendo per una trasformazione sostenibile dell’industria tessile, con un’attenzione particolare verso l’economia circolare. In questo contesto, il pronto moda può svolgere un ruolo chiave: «La tradizione italiana si sta trasformando in innovazione», ha dichiarato Franceschini, sottolineando come il settore sia pronto ad abbracciare la sostenibilità, uno dei pilastri del futuro tessile europeo.
Anche Valentino Valentini, Viceministro delle imprese e del made in Italy, intervenuto in video, ha evidenziato la capacità del pronto moda di coniugare tradizione e innovazione: «Questo modello esiste nel nostro Paese da oltre 50 anni e ha saputo evolversi, diventando oggi una risposta flessibile alle nuove dinamiche del mercato». Questa combinazione permette alle aziende di produrre in modo più efficiente e di adattarsi in tempo reale alle esigenze del mercato, non alle previsioni, riducendo gli sprechi e ottimizzando le risorse.
Qualità e filiera corta: la sfida al fast-fashion
Un altro tema centrale del convegno è stato il rapporto tra pronto moda e qualità del prodotto. Il Direttore artistico CNA Federmoda Roberto Corbelli ha ricordato che l’Emilia Romagna è una regione caratterizzata da piccole e medie imprese che spesso non dispongono di negozi di proprietà, ma collaborano con store di prossimità e multibrand. «Se queste realtà scomparissero, perderemmo un’importante capacità produttiva», ha affermato. «Non solo. Il pronto moda, con la sua filiera corta e la produzione di capi di qualità medio-alta, rappresenta una valida alternativa alla massificazione dello stile promossa dal fast fashion, permettendo comunque l’innovazione continua delle vetrine», ha aggiunto.
Il festival ha voluto dimostrare come il pronto moda non sia solo una risposta temporanea alle sfide del mercato, ma rappresenti una solida alternativa per il futuro dell’industria. Flessibilità, sostenibilità e qualità sono i pilastri di questo modello che sta ridefinendo il modo in cui la moda viene concepita e prodotta in Italia.
Photo cover: Courtesy ufficio stampa Centergross
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