Il consulente indipendente Andrea Braglia è convinto che l’educazione finanziaria sia lo strumento che serve per trasformare il risparmio in un patrimonio in crescita: per questo è membro dell’Associazione italiana degli educatori finanziari e si impegna a ridurre i costi degli investimenti per i suoi clienti.
Andrea Braglia, consulente finanziario indipendente di Reggio Emilia con una lunga esperienza nel settore bancario, non solo aiuta i clienti a ridurre i costi e ottimizzare gli investimenti, ma si impegna a diffondere la cultura finanziaria per prendere decisioni più consapevoli.
Come si è avvicinato alla professione di consulente finanziario?
Ho lavorato in banca per 22 anni. Mi occupavo della gestione di grandi patrimoni e i miei clienti erano i più importanti imprenditori italiani. Sono arrivato a gestire portafogli di circa 2 miliardi di euro. Ho lavorato anche in grandi banche estere e ho, quindi, conosciuto il sistema bancario anche degli altri Paesi. Nel 2018 sono uscito dal mondo delle banche per intraprendere la libera professione. In quell’anno, in Italia, con un grande ritardo rispetto al resto del mondo, è stato istituito l’albo dei consulenti finanziari indipendenti. Le banche vivono un grosso conflitto di interesse e mi ero stancato di questo.
Ho fondato Aequilibrium, e qui svolgo la mia attività che è una vera e propria consulenza. Non sono legato a nessuna banca e, per questo, posso davvero mettere al centro l’interesse del cliente: offriamo l’indipendenza vera. Chi si rivolge a noi, incontra consulenti super partes che analizzano la posizione del cliente e gli strumenti che utilizza. Consigliamo come fare per ridurre i costi e rendere più efficienti gli investimenti: questo senza che il cliente debba cambiare banca. Spesso non si tiene conto dei costi degli investimenti, noi andiamo ad analizzarli e riusciamo a ridurli di circa il 25%.
Quali caratteristiche deve avere un consulente finanziario per guadagnare la fiducia dei risparmiatori?
In primo luogo, direi l’esperienza, la conoscenza della materia, la competenza. Questo è quello che mi chiedono i miei clienti. La mia non è un’impostazione commerciale perché non vendo prodotti. Al centro metto la competenza e l’esperienza di oltre 20 anni di lavoro nelle banche in Italia e all’estero. Il controllo dei costi, per esempio, è qualcosa di cui non parla nessuno. Spesso le persone non hanno per niente chiari i costi dei loro investimenti in banca. Io dico che faccio risparmiare. Il mio è un approccio molto diverso rispetto a quello di tanti miei colleghi.
Quanto contano lo stile e l’immagine personale nei primi incontri tra un consulente e un potenziale cliente?
Sono molto importanti. Si dice che “la prima impressione è quella che conta” ed effettivamente il primo incontro e il primo impatto sono fondamentali. Alla professionalità e alle competenze, vanno unite empatia e capacità relazionali e di comunicazione interpersonali. Servono entrambe.
Oggi sono tante le possibilità che il mercato finanziario offre ai risparmiatori. Quanto è importante che le persone conoscano i prodotti offerti prima di scegliere?
Molto, infatti sono membro dell’Associazione italiana degli educatori finanziari e spesso incontro i ragazzi delle scuole per fare educazione finanziaria. In Italia, purtroppo, siamo agli ultimi posti in termini di alfabetizzazione finanziaria. C’è pochissima cultura in questo senso e, quindi, il risparmiatore è in balia di ciò che gli viene proposto dal promotore o dalla banca.
Per cambiare questa situazione è importantissima l’educazione finanziaria, sin dalle scuole primarie. All’estero il risparmiatore con una maggiore cultura finanziaria ha più strumenti per valutare ciò che gli viene proposto. In alternativa, il risparmiatore può farsi affiancare nella gestione del suo patrimonio da consulente indipendente che faccia davvero gli interessi del cliente.
Un concetto della finanza in modo semplice, come se dovesse spiegarlo a un bambino?
Il conto corrente. Quando devo spiegarlo ai ragazzi dico che è uno strumento dove accumulare i propri risparmi senza rischi e con un piccolo guadagno.