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Alessio Grazia: «La finanza è molto più legata ai comportamenti che ai numeri»

di Katia Cedioli
Alla crescita di un professionista contribuisce prima di tutto il costante confronto con i clienti, essenziale per affiancarli e portarli a raggiungere i loro obiettivi. Parola di un consulente Senior.

Alessio Grazia è Senior Financial Advisor con sede a Bologna, tra i Top 200 Advisor 2024 di WeWealth. Con il suo team aiuta famiglie e imprese a razionalizzare le regole di ingaggio degli investimenti e del risparmio, analizzando la situazione e spiegando cosa è importante fare e imparare per vivere serenamente ogni evento della propria vita. Soprattutto “eventi paurosi” ma passeggeri come crolli di mercato. La sua formazione però parte dalla laurea in criminologia, come spiega in questa intervista.

Quali connessioni vede tra le scienze criminologiche e la consulenza finanziaria, e come ritiene che questa combinazione di competenze possa beneficiare i suoi clienti? 

La criminologia nasce come branca della sociologia, ossia lo studio dei comportamenti umani, nello specifico quelli devianti. Diversamente da quanto si pensa, la finanza è molto più legata ai comportamenti umani che ai numeri: basti pensare all’effetto gregge sui mercati, o alla fear of missing out, che ci spinge a comprare qualcosa che ha già guadagnato molto, per non sentirsi sul carro dei perdenti. O ancora, molte persone considerano la finanza ed i mercati alla stregua di qualcosa di criminale e truffaldino. «In borsa sono tutti ladri!» è tra le frasi più sentite da chi ha poca esperienza e molta paura in materia. A ben vedere, il mio lavoro si avvale proprio della conoscenza dei comportamenti e, di conseguenza, della spiegazione di come questi impattino sulle nostre scelte (giuste o sbagliate) in ambito finanziario. La cosiddetta “spinta gentile”.

Data la natura spesso frenetica e volatile dell’ambiente finanziario, come affronta personalmente e come consiglia ai suoi clienti di gestire lo stress e le pressioni associate agli investimenti? 

Invito molti, provocatoriamente, a far scadere i propri codici di accesso all’home banking. In questa maniera non avrebbero l’impulso di controllare, in maniera ossessiva, l’andamento dei propri investimenti. Scherzi a parte, è molto più funzionale raccontare le esperienze di chi ha investito poco prima dei precedenti storni di mercato. L’esempio di chi entrò nel 2019, nel 2017 o nel 2014 (senza scomodare il 2006 o il 1999) è utilissimo: i clienti, alla prima delusione sono tutti spaventati. È normale. Tuttavia, vedendo come questo risultato iniziale e negativo viene superato, ecco che alla seconda occasione sono molto più rilassati: hanno capito il meccanismo. Mi verrebbe da dire che il primo bear market funziona come un vaccino: stai male lì per lì, ma la volta dopo “l’influenza” è più indolore.

Parliamo di stile e immagine. C’è un oggetto o dettaglio del suo outfit professionale che considera rappresentativo della sua personalità? 

A parte la spilla rotariana, che sono abituato a indossare, trovo indispensabile il fazzoletto al taschino che, per un impatto più professionale, deve essere in tinta con la camicia, non con la cravatta. Solo con determinate cravatte, invece, oso la similitudine e il richiamo. Ma mai la replica: del resto le cravatte buone non vengono di certo vendute con il fazzoletto in abbinato.

Nella sua carriera, ha mai avuto l’opportunità di organizzare eventi? In caso affermativo, a quale scopo li ha organizzati e quali temi predilige?

Di solito, gli eventi vengono organizzati dalla struttura manageriale in base alle nostre richieste. Se ci interessa una modalità, un tema o una location suggestiva e culturale, i manager vengono informati e si occupano della pianificazione e gestione in base alle adesioni dei colleghi. A livello personale, invece, mi è capitato e capiterà di organizzare eventi in qualità di presidente del mio club Rotary, il Bologna Est. Con i professionisti iscritti spesso abbiamo parlato di come le cose sono mutate nel tempo: la finanza è un argomento in continua evoluzione. Pur avendo un’età ben inferiore alla loro (a volte meno della metà), sono sempre stati tutti molto interessati alla mia esperienza.

Potrebbe spiegare ai lettori una parola della finanza in modo semplice, come la spiegherebbe a un bambino? 

Ecco come spiegherei il risparmio: «Qui davanti hai una caramella. Vuoi mangiarla perché è buona. Se però non la mangi, oggi, domani ne hai due. Preferisci mangiarne una subito oppure averne il doppio da mangiare domani?».

Katia Cedioli

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